Emergenza sanitaria

30 Giugno 2021 by Articoli di partito 656 Views
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Chi non se ne è accorto che in Sardegna mancano i medici?

Tutti credo se ne siano accorti, tranne, forse, coloro che dovrebbero attivarsi almeno ad impostare la soluzione del problema.

Quanto tempo deve passare ancora, affinché chi ha il dovere di assumere decisioni dia un minimo segno di esistenza in vita?

 In Sardegna chiudono i reparti ospedalieri perché mancano specialisti, ma in generale, anche quando restano aperti funzionano con organici al minimo, con tutto ciò che ne consegue. Si riduce l’offerta dei poliambulatori e dei servizi, le liste di attesa sono infinite, mentre grandi fette di popolazione non hanno più, e da molto tempo, la possibilità di accedere ad un medico di medicina generale.

Tutti lo sanno che l’assenza di personale medico specialistico ha dimensioni spaventose e che la situazione non potrà se non peggiorare drammaticamente con i pensionamenti che incombono.

In tutto questo, la regione Sardegna taglia i posti nelle scuole di specializzazione. L’anno scorso erano 200, quest’anno ad oggi sono 53.

Bravissimi proprio.

Sono stati efficientissimi nel programmarsi lo staff nella disponibilità del Presidente e della Giunta. Lì sì, non li ha battuti nessuno e non hanno badato a spese.

Per programmare la salute invece, e garantire il diritto dei cittadini ad accedere ad una diagnosi e ad una cura prima che sia troppo tardi… secondo loro, a quanto pare, si può aspettare.

E così, incalzato dalle associazioni dei giovani medici, Nieddu chiede di stare tranquilli e promette che verranno aggiunti altri posti per riportarli al numero dell'anno scorso. Ah sì?

E quando assessore, se i concorsi per accedere alle scuole di specializzazione inizieranno tra 20 giorni?

Quando pensa di provvedere?

Ed è sicuro che 200 specialisti siano sufficienti?

Ha calcolato bene quanti ne mancano e quanti andranno in pensione in questi anni?

Non si risparmia sulla salute, e meno che mai dopo avere sperperato sugli staff.

Lucia Chessa, Segretaria Partito RossoMori